23 marzo 2011

INTERVISTA: Getting to Know... LabSpace!


1. Qual è il nome del tuo negozio, cosa crei e vendi?
Il mio progetto si chiama LabSpace.

LAB: mi piace l'idea del LABoratorio: dove si creano le pozioni, in senso chimico, dove mani, cuore e mente lavorano insieme in modi misteriosi e qualcosa viene inventato o scoperto mescolando ingredienti e vedendo cosa ne viene fuori, in modi talvolta del tutto inaspettati. A dire il vero, più il risultato finale è sorprendente, più mi sento gratificata.

SPACE: perchè sono sempre alla ricerca di bolle di spazio (spazio mentale, spazio fisico, spazio temporale) nel caos delle mie giornate indaffarate. Il nome allude anche in un certo senso allo spazio virtuale, quello di internet, dove succedono sempre più cose: vorrei riuscire a costruire una mia piccola ed umile cellula in questo ciberspazio.

Creo principalmente piccole borsette (l'idea nasce da un mio bisogno personale di portare con me il cellulare tenendolo protetto da altri oggetti). Uso stoffe di avanzo o di riciclo (vecchi jeans strappati, tovaglie, ritagli trovati nei cassetti della nonna). A volte parto con un tema preciso, altre volte lascio semplicemente che siano i materiali a decidere il proprio destino.









Iniziai a cucire qualche anno fa, perche' desideravo creare abiti per i miei figli. Mia madre mi aveva dato la sua vecchia macchina da cucire (che ha precisamente la mia età!) e mi iscrissi ad un corso dove imparai a confezionare gonne, camicie, pantaloni, abiti da sera semplici, perfino la giacca. Mi piace regalare alle mie figlie articoli che nei negozi non riusciamo a trovare esattamente, come questo vestitino che ho creato per i 13 anni della mia terzogenita:


Naturalmente questo mi lascia con bei pezzi di stoffa di avanzo, troppo poco per farci un nuovo indumento, ma perfetto per la creazione di piccole borsette.



2. Qual è la tua fonte di ispirazione nell'arte e nella vita?
Mi piace sempre trarre il massimo di ciò che mi circonda, che considero regalatomi da Dio, che sia sotto forma di dono o di sfida. Ci sta sempre il lato buono ed il lato brutto delle cose e delle persone. Mi piace focalizzare sugli aspetti positivi, credo di essere portata a farlo spontaneamente. Perciò in genere mi lascio trasportare dalla corrente, e afferro le occasioni che mi si presentano. Quando qualcosa non va per il verso giusto anche dopo che ce l'ho messa tutta, non mi accanisco invano: lascio perdere quello e riparto con qualcosa di nuovo.

Il mio processo creativo è capriccioso ed inconstante. Ho dei periodi molti intensi quando le idee ribollono e sto sveglia anche fino a tardissimo, cavalcando le ondate di ispirazione, poi improvvisamente stallo come se si fosse asciugata la fonte, senza motivo particolare. Mi piace creare oggetti unici, per cui mi annoia ripetere una cosa già fatta in precedenza. Sono gelosa delle mie opere e me ne separo con sentimenti contrastanti. Però mi consola il pensiero che sia apprezzato da qualchedun'altro.

Questa per esempio è una borsetta che ho creato come regalo di compleanno per una persona del segno dei Pesci:


Questa invece una borsetta ispirata al tema di “grinze”:

La mi ispirazione può scattare da qualsiasi cosa: un'idea, un suono, un odore, un sentimento di gioia o tristezza...

3. Ascolti musica quando crei? E se sì, quale?
Mi piacerebbe ascoltare musica mentre creo. In pratica, i ragazzi mi hanno rotto lo stereo e sono troppo pigra per farlo riparare o per sostituirlo. Quindi la mia musica di sottofondo si compone di chiasso-da-grande-famiglia: voci, tonfo di passi, squillo del telefono, litigi, richieste, brontolii. Una sinfonia unica, che non puoi riascoltare, il cui volume è preimpostato, il cui disco non si può cambiare. E sopratutto, non puoi spegnerla! Ma mi piace così, fa proprio parte della mia vita e di chi sono.


4. Com'è il tuo studio o spazio creativo?
Non ho un vero e proprio spazio studio. E' uno spazio intermedio, lungo il bordo della scala, nel mezzo dell'azione famigliare. Per qualche motivo inspiegabile, è là che si è venuto a creare. E' una postazione, come dire... strategica: da dove posso tenere d'occhio un po' tutto (cosa cuoce in cucina, chi entra, chi esce, su che canale è accesa la TV, etc.) il tutto mentre cucio un orlo.

La mia macchina da cucire convive con la posta, l'orario di famiglia, gli oggetti che ognuno passando posa lì. Ogni tanto devo fermarmi, mettere in ordine e riconquistare un riquadro di (lab)spazio!


5. Quali sono le 3 cose di cui non puoi fare a meno?
La mia famiglia, i miei pattini, tutti i miei libri. E naturalmente, Dio.

6. Quale è il miglior consiglio sulla creatività che ti è stato dato?
Crea ciò che ti piacerebbe avere, ma che non riesci a reperire. (Questo l'ho inventato io! Non è ancora collaudato da un punto di vista commerciale... ad ogni modo io mi sto divertendo.)



7. Qual'è la novità, il prodotto o il progetto che ti piacerebbe condividere con noi?
Ho sognato l'altra notte che stavo per partorire 5 gemelli. Spero non sia stato premonitorio. Penso che i 5 figli che già abbiamo possano bastare. Altrimenti poi...quando le creo, le borsette?!

Mi piacerebbe condividere qui tutti i miei links, in caso aveste ulteriori curiosità nei miei confronti:

_ questo è il mio Etsy dove vendo le borsette: www.labspace.etsy.com

_ per saperne di più sul mio processo creativo visitate il mio BLOG: http://labspaceworld.blogspot.com/

_ sul mio primo sito potete avere maggiori informazioni sui miei progetti di vestiti : http://xoomer.virgilio.it/lab.space/

_ su questo sito invece potete sbirciare i miei lavori da architetto: www.hg2.it

Poi naturalmente mi farebbe grande piacere avere la vostra adesione su TWITTER: http://twitter.com/_LabSpace_ e/or FACEBOOK: http://www.facebook.com/pages/LabSpace#!/pages/LabSpace/395589553823?ref=ts

Grazie!

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1 commento:

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