30 maggio 2013

Weekly Finds

Cuffia Bambina - by Robedellarobi
iPhone Cover Case - by MosMea
Lampada - by TalkingPotsLab
T-Shirt - by Lamagagio

Il collage di questa settimana è stato creato da IndieLab

24 maggio 2013

Le Etsydritte: Alza quei prezzi per favore.



Ovvero, di quanto di solito sottovalutiamo il nostro lavoro e facciamo male, perché a schiavizzarci ci pensa il sistema lavorativo italiano, da cui, se abbiamo un nostro negozio online, dovremmo volerci affrancare. E quindi DEVI alzare i prezzi delle tue creazioni (io l’ho già fatto).




EtsyDritta #5 e argomento caldo, caldissimo. I prezzi, dopo le foto, sono lo scoglio di ogni venditore su Etsy, quindi la ramanzina sarà lunga lunghissima ma, spero, anche utile.


Spesso mi imbatto in inserzioni su Etsy di oggetti fatti a mano che hanno dei prezzi talmente bassi che mi fanno venire voglia di prendere il venditore per le orecchie e gridargli: CHE CAVOLO VENDI A FARE SE NON GUADAGNI?? Per molti forse è un concetto oscuro, ma vendere dovrebbe implicare il voler guadagnare qualcosa, sopratutto se si ha un negozio e si spende del tempo prezioso a fare le foto, creare le inserzioni, farsi promozione.

Eppure Etsy è pieno di negozi con dei prezzi talmente stracciati che fanno passare la voglia di comprare: a me sembrerebbe di sfruttare il venditore e di approfittarmene. Che tu crei prodotti estremamente semplici o super complessi, se sono fatti a mano, non puoi avere un prezzo che vada sotto gli 8/10 €. Questo secondo me è un prezzo super base che comprende i costi super base che chiunque venda online dovrebbe considerare, senza contare il fatto che si tratta di fatto a mano.
Un’altra considerazione che mi fa venire voglia di urlare nelle orecchie dei suddetti venditori, è che avere dei prezzi infimi significa fare concorrenza sleale ai colleghi (ovvero coloro che vendono la tua stessa tipologia di prodotto). Hai mai pensato che mettere dei prezzi che non consentono un guadagno costringe tutti i tuoi concorrenti (e colleghi) ad adeguarsi, abbassando quindi il guadagno di tutti? Se hai un negozio giusto per hobby, se non ti importa di guadagnare, fai un gesto d’altruismo e pensa allora agli altri, a coloro che invece lo fanno per vivere e che, a causa dei tuoi prezzi stracciatissimi e non veritieri (perché non contemplano tutti i reali costi dell’attività), dovranno rinunciare a un po’ di guadagno per essere concorrenziali.

Ti sembra giusto? Mano sulla coscienza, baby, e prezzi più alti!


AustinCreations

E io lo so che stai pensando: “ma io tengo i prezzi bassi perché sto iniziando ora, devo invogliare la gente a comprare” oppure “ho aperto da x mesi e nessuno ha comprato, evidentemente i prezzi erano troppo alti” - NO! (ti ho spaccato il timpano? Bene!).
Questi sono ragionamenti sbagliatissimi. Per le creazioni fatte a mano, il prezzo è sì una discriminante per la decisione d’acquisto ma il suo peso è molto minore, rispetto ad altre tipologie di prodotti. Come spiegato nella Etsydritta #4, il cliente di Etsy cerca altro, cerca l’unicità e la storia.

Il prezzo basso squalifica il tuo lavoro, non ci guadagni e il cliente dubita che il prodotto sia fatto a mano o sia di qualità.

Insomma, se sottovaluti il tuo lavoro, ci perdi tu e ci perdono tutti. Tutti chi? Ci perdiamo anche noi, venditori italiani, come categoria, perché ogni negozio italiano su Etsy è una finestra sul Made in Italy: se ci sono tanti negozi con prezzi stracciati, l’immagine di bassa qualità si ripercuote su tutti. Ti ricordo che su Etsy transitano 60 milioni* (fonte) S - E - S - S - A - N - T - A - M - I - L - I - O - N - I di utenti ogni mese e fare una figuraccia di fronte a tanta gente non piace a nessuno. Hai, quindi, non solo la responsabilità verso te stessa, di pagarti bene e remunerare il tuo lavoro, la tua creatività e il tuo talento, ma una responsabilità verso la comunità di cui fai parte, e cioè quella degli artigiani italiani.

Se tutti lavoreremo al meglio (prezzi giusti, alta qualità dei prodotti, ottima assistenza clienti) i benefici si ripercuoteranno non solo sulla nostra attività ma, di riflesso, su tutti i piccoli venditori come noi (e qui potrei aprire una lunghissima parentesi - per dire di quanto, oggi, il vero made in Italy sia fatto dai piccoli e piccolissimi artigiani come noi, le cui creazioni finiscono ogni giorno nelle case degli amanti delle belle cose di tutto il mondo, altro che i grandi marchi che producono in oriente, e che quindi dovremmo impegnarci tutti per mantere alti gli standard - ma non lo farò perché altrimenti andrei off topic.)
 
StarForeman


Ramanzina finita, passiamo ai consigli pratici.

1. Come fare il prezzo
Fare il prezzo è molto difficile, ci sono varie formule matematiche che circolano e quella consigliata da Etsy è questa (che è in realtà un remix tra due formule, consigliate sempre da Etsy): 

+ costo del lavoro (ovvero, la paga oraria che ti dai; ricordati che spesso non sei solo la mano d’opera ma anche la designer, la fotografa, la promoter, ecc.)  :
+ costi materiale (incluso il packaging del prodotto)
+ spese accessorie (ovvero, le tasse Etsy e PayPal, costo dell’affitto del tuo studio, costo dell’hosting del tuo sito, ecc.) 
+ profitto che vuoi realizzare (dipende se per te il negozio è un’attività secondaria o vuoi che diventi la principale, dal tipo di attività che svolgi e prodotto che vendi)
=
PREZZO ALL'INGROSSO x 2 = PREZZO AL DETTAGLIO

Se il prezzo finale è troppo alto significa che c’è qualcosa che potresti ottimizzare: che siano i materiali o i tempi di lavorazione, oppure anche il tipo di prodotto.

Aggiungere una quota
imprevisti al prezzo è sempre una buona idea, perché non si sa mai cosa potrebbe andare storto: materiale rovinato, pacchetti persi, o altro - come ben saprai.
Il prezzo risultante potrebbe essere molto alto rispetto ai concorrenti e, in questo caso, dato che si tratta di handmade, l’unica cosa che si può fare è cercare di
emergere con prodotti unici, curando ogni aspetto del negozio, in particolare foto e descrizioni, per differenziarsi dagli altri.

2. Ottimizzare i tempi (ed alcuni costi!)
Cerca di mantenere un equilibrio tra pezzi unici e pezzi riproducibili; i pezzi unici sono utili per far vedere quello che sai  fare, mentre avere pezzi riproducibili ti permette di ammortizzare il tempo speso per la progettazione, le foto e le inserzioni.
Quando l’oggetto vende, puoi infatti rinnovare l’inserzione e non perdere tutti i preferiti e le Treasury, oppure puoi inserire una quantità multipla e il rinnovo sarà automatico.

Ricorda anche che gli oggetti unici possono avere un prezzo più alto: inserisci la dicitura
OOAK (one of a kind) - Pezzo unico, nel titolo e nelle tag, oltre a specificare nelle descrizioni che l’oggetto è unico e non sarà riprodotto.

3. Consigli per chi vende vintage
Per quanto riguarda chi vende vintage, il discorso prezzi è ovviamente differente, dato che i costi sono diversi e non si parla di creazioni fatte a mano; inoltre ogni negozio è talmente diverso dall’altro che dovrai prendere quanto segue ed adattarlo al tuo caso.
1. Il primo consiglio è di fare attenzione al costo dell’oggetto che si vuole rivendere: infatti se è troppo alto potrebbe non permettere un ricarico adeguato per far si di avere un guadagno. In questi casi è meglio non comprare, per evitare il rischio di trovarsi un invenduto molto costoso.
2. Questo probabilmente lo sai già, comunque è meglio ribadire: il web è la prima risorsa che puoi usare per cercare di capire il prezzo del tuo prodotto. Cerca su Etsy o nel web tutto gli articoli simili a quello che vuoi vendere per capire più o meno il prezzo che potresti fare.
3. Ricordati di includere il costo del tuo lavoro, cioè il tempo che hai speso per mettere in vendita l’oggetto, che potrebbe comprendere: ricerca, restauro, pulizia, aggiustature, pittura, fotografia, eccetera. Fissa una paga oraria, possibilmente che non sia da fame, per facilitarti il compito.
4. Includi le spese che hai sostenuto: prodotti di pulizia, tasse, costi vari
5. Scopri il valore dell’oggetto: questo è dato dalla sua storia (per questo dovrai fare delle ricerche per scoprire chi da chi è stato creato, quando e con che materiali) e dalla sua condizione (se è stato usato o meno, se è rovinato).
Se non sei sicuro o non riesci a trovare informazioni su questo punto,
puoi unirti ad uno dei tanti team Etsy dedicati al vintage: sono pieni di esperti che potranno aiutarti!
6. Valuta il tuo profitto: può variare in base al costo che hai sostenuto per comprare l’oggetto e all’obiettivo del tuo negozio. Se vendi solo per svuotare la cantina è un conto, ma se il tuo obiettivo è finanziarti un giro del mondo in cerca di tesori vintage, il tuo profitto dovrà essere calcolato di conseguenza.

In questo ultimo caso, per giustificare dei prezzi alti, dovrai fare in modo che l’aspetto del tuo negozio sia coerente, abbia un suo stile riconoscibile e sia bello da guardare.

4. Quando non si vende
Se non vendi,
prima di abbassare il prezzo, dovresti cercare di migliorare tutti gli aspetti del negozio: delle belle foto spesso valgono un prezzo più alto (come per alcuni negozi di vintage che, grazie a delle bellissime foto, riescono a vendere le proprie cose a prezzi anche doppi rispetto ai concorrenti) e delle descrizioni che riescano a catturare il cliente.
Nelle descrizioni bisogna cercare di rispondere a tutte le ipotetiche domande del cliente e magari raccontare la storia che sta dietro la creazione di un particolare prodotto (
vedi Etsydritta #4)
Sei una creativa e distinguersi dagli altri dovrebbe essere una sfida!
Non cercare di emergere dalla concorrenza grazie al prezzo, ma usa le tue capacità, talenti ed esperienze per creare qualcosa di unico; non avere paura di cambiare prodotto, se necessario e cerca sempre di capire ciò a cui dà valore il cliente. Se il prodotto è valido e presentato bene, venderai anche a dei prezzi elevati. Abbi fiducia in te stessa e in ciò che fai!
In ogni caso, puoi usare una delle seguenti strategie per invogliare all’acquisto:
  • Offrire dei set o collezioni a prezzi scontati
  • Offrire prezzi diversificati
  • Avere periodi di sconti e svendite
  • Offrire vendita all’ingrosso

 




Finito.


Lotta ai prezzi bassi! SI ai prezzi giusti! Tutti insieme: “il mio lavoro VALE e deve essere pagato quanto merita!
Stai già alzando i tuoi prezzi, vero?


Come sempre buon lavoro e ti aspettiamo su Etsy Italia Team, dove potrai conversare e confrontarti con altri venditori e ricevere i migliori consigli per il tuo negozio Etsy.




Link utili:


Seller handbook

23 maggio 2013

Weekly Finds

Today Is Gonna Be A Great Day (Digital Print) - by Teconlene
Rain Necklace - by Nokike
Grey Lace Shawl - by Callmemimi
Reversible Cotton Cowl - by Nivule

22 maggio 2013

Il Vincitore del challenge di Maggio

Salve a tutti! Il Challenge di Maggio si è concluso: ringraziamo partecipanti e votanti e finalmente annunciamo il vincitore!
Complimenti a Vitaminaeu che con il suo bellissimo notebook personalizzato ha vinto ottenendo il 32,75% dei voti! 
Congratulazioni anche a MyGlassDreams e Mapano che le fanno compagnia sul podio! ;) 
Vitaminaeu ha anche scelto il nuovo tema: Sunrise!


Per il prossimo challenge vi diamo tempo fino al 15 Giugno!


PER PARTECIPARE:

Il nuovo tema: Sunrise!
E' divertente partecipare al challenge e in più potete vincere una feature sul nostro blog!

Le regole del gioco:

- devi essere un membro dell'Etsy Italia Team;

- devi creare un nuovo oggetto ispirato al tema del challenge e lo devi mettere in vendita nel tuo negozio su Etsy il 15 Giugno (per motivi pratici si accettano articoli messi in vendita anche un paio di giorni prima, ma non di più);

- insieme al link del tuo oggetto dovrai suggerire anche un tema per il challenge successivo, preferibilmente in italiano, che sarà accettato solo se risulterai vincitore;

- manda una convo a Kosmika su Etsy il 15 Giugno con il link al tuo lavoro messo in vendita su Etsy e il nuovo tema. Per favore mandate i link solo via convo (per i più inesperti le 'convo' sono le 'conversazioni', il sistema di messaggi interno di Etsy)!

- dal 16 al  20 Giugno  potrete votare per la vostra creazione preferita;

- dopo il 21 Giugno annunceremo il vincitore;

- il vincitore non potrà partecipare al challenge successivo.

Buon divertimento!

21 maggio 2013

Matrimonio in vista? Un'idea DIY speciale per i vostri invitati


Se state cercando un piccolo dettaglio per i vostri invitati, ma le classiche bomboniere non fanno per voi, né disponete di un budget illimitato, perché non pensare a qualche creazione fai-da-te? Non sono necessarie grandi abilità, ma solo un pizzico di fantasia per dei ricordini fatti con il cuore! Ecco un'idea davvero originale e semplicissima da realizzare, proposta dalla Redazione di Zankyou.

16 maggio 2013

Il Challenge di Maggio

"Il Mondo In Tondo" è il tema scelto da UnaViolaSulBalcone, il vincitore dell'ultimo challenge.  
Come al solito avete partecipato in tante e le vostre interpretazioni del tema sono davvero personali!  

Guardate questa bella rassegna di lavori* e votate per il vostro preferito (potete scegliere fino a tre creazioni votando una sola volta).  
Potete votare fino al 20 maggio e dal 21 maggio annunceremo il vincitore.

(*frase storica di BijouxdelloStregatto, pioniera curatrice del Challenge fin dalla nascita dell'EIT. Io ne sono solo l'indegna erede. :D)

Headband - Mapano

Skyline World Notebook - VitaminaEu

 La Pecora Nera - Cromomalia
Round Day and Night Brooch - Buttonstyle

World Bangle - by ConnysKreations

Green Ray - Cuorerosso

Felt and Glass Necklace - MyGlassDreams











Weekly finds

1. Frida tote bag hand-painted by Ireneagh
2. Orecchini Farfalle Pasta by QuareNick
3. collana EDITH by cleoprincessinabox
4. Macchina da scrivere OLIVETTI by Moltorumorepernulla

Collage by Paunnet


10 maggio 2013

Le EtsyDritte: Una rosa è una rosa è una rosa. Ma se nella descrizione scrivi solo "Rosa", beh, è poco.




Ovvero, di quanto siano importanti delle buone descrizioni.
 
Etsydritta numero quattro, leggete con attenzione perché qua ci cascano TUTTI: le descrizioni, su Etsy (ma anche altrove) vanno fatte in un certo modo. E ve lo dico qua sotto.


Spesso mi capita di andare a curiosare nei negozi appena aperti su Etsy, magari appena iscritti al team e, quasi sempre, trovo, a parte le solite foto malfatte, descrizioni che a chiamarle descrizioni è un grosso complimento: due o tre righe buttate lì, a volte senza nemmeno le misure o le informazioni minime necessarie anche al cliente più compulsivo (per capirci, di quelli che comprano guardando solo la foto, o addirittura, immaginandola, nel caso di foto brutte).

Una riga o due spesso non bastano per dire ciò che dovresti sul tuo prodotto: che tu venda fatto a mano o vintage, ciò che i clienti Etsy vogliono è l’aura di particolarità e unicità, vogliono qualcosa che abbia anima e personalità, perché quell’oggetto entrerà nelle loro case e nelle loro vite. Non comprano un oggetto ma la storia che lo accompagna, che è innanzitutto la storia che tu racconterai dell’oggetto, che poi si trasformerà nella storia che racconteranno a sé stessi su ciò che l’oggetto significa per loro.

Scrivere che una sciarpa è di lana ed è lunga 180 cm non è, evidentemente, abbastanza.

Quando un’amica dirà alla tua cliente “ma che bella questa sciarpa” difficilmente si sentirà rispondere: “è di lana ed è lunga 180cm”. E’ invece probabile che la cliente dica “l’ho comprata in Italia, da una simpatica venditrice di nome Lucia”. Se poi avrai scritto qualcosa di interessante nella descrizione della sciarpa, beh puoi scommetterci, è quello che la cliente racconterà. Ogni volta che qualcuno mi chiede di un oggetto che ho comprato su Etsy, non posso trattenermi dal raccontare tutto ciò che so: lo faccio perché indossare le creazioni che ho acquistato su Etsy, spesso da amiche, mi rende orgogliosa, non solo perché sono bellissime e ce le ho solo io, e quindi mi fanno sentire speciale, ma anche perché conosco chi c’è dietro, la storia che si portano dentro.


Neuralia Paris

Intendiamoci, non è obbligatorio né strettamente necessario scrivere descrizioni che raccontino storie, infatti ci sono negozi che vendono molto pur non facendo un lavoro di questo tipo; però dovresti essere consapevole che fare ciò potrebbe aumentare il valore percepito dell’oggetto e quindi il suo valore oggettivo (leggi: il cliente è disposto a pagare di più).

Dato che so cosa stai pensando (“si ma io non so scrivere / non ho fantasia / non ho tempo né voglia”) passo subito ad elencare cinque modi in cui potresti sviluppare la descrizione del tuo prodotto, ché io sto qui a renderti la vita più facile, mica a contare le perline!


CloudNumberNine

Dicevamo, cinque modi in cui potresti sviluppare la descrizione:
1. Origini. Se si tratta di fatto a mano, da dove hai tratto l’ispirazione per creare l’oggetto, qual è il tema o il significato dello stesso; se è vintage, dove è stato creato, in che periodo, chi l’ha usato, ecc.
2. Ingredienti. Quali materiali compongono il prodotto, cos’ha di speciale.
3. Formula. Come è stato fatto, se hai utilizzato procedimenti o tecniche particolari, magari inventate da te.
4. Esperienza. Cosa si prova ad usare/indossare l’oggetto, quali sensazioni provoca o potrebbe far vivere (no, non stiamo parlando di droghe! Faccio un esempio con la solita sciarpa: si potrebbe descriverne la morbidezza, raccontare di come sia calda e protegga dal vento, ecc.)
5. Identità. Cosa l’oggetto rappresenta o il significato che potrebbe avere nella vita altrui; tutti gli oggetti che usiamo o indossiamo raccontano qualcosa su ciò che siamo o vorremmo essere (es. se la sciarpa è elegante, casual, per la donna in carriera, per la ragazza che va per club, per l’uomo che non deve chiedere mai... ehm. eccetera.)

sciarpa per nerd, oxfordaccessories

sciarpa per hipster, Beesnetta
Scegli uno dei precedenti punti e prova! Non devi scrivere un papiro, tre o quattro righe sono più che sufficienti. Il mio consiglio è di far vagare un po’ la mente e buttare giù quello che it passa per la testa; poi potrai rifinire il tutto e limare, l’importante è che tu scriva.

E qui finisce la parte “romantica” di questa EtsyDritta; di seguito istruzioni per chi invece volesse semplicemente descrivere il prodotto senza lanciarsi in voli pindarici.
20 domande di un possibile cliente a cui si deve rispondere in una descrizione. Auguri! :P
(No no no, non svenire, non devi rispondere A TUTTE le domande, ma solo a quelle che fanno al caso tuo. Paura eh??).

1. Che cos’è? Potrebbe essere ovvio per te ma non per il cliente!
2. Di che colore è? Il colore che vedi sul tuo monitor potrebbe essere diverso da quello che vedo io. Anzi, quasi sicuramente, lo è!
3. Quanto è grande? Come acquirente non mi va di dover cercare di indovinare se il dipinto che vendi entrerà nello spazio sopra il caminetto o se gli orecchini mi penzoleranno oltre le spalle. Inoltre spesso le foto ingannano, ciò che è grande può sembrare piccolo e viceversa. Paratevi il Q e inserite SEMPRE le misure!
4. Di cosa è fatto e come è fatto? Materiali e tecniche usate. Si sono nelle tag, ma pensate che i clienti le leggano? Illusi.
5. Come me ne prendo cura? Tutto sulla manutenzione (es. se si può lavare a mano o in lavatrice, se per la pulizia vanno usati detergenti particolari, eccetera)
6. Chi dovrebbe comprarlo? O chi NON dovrebbe comprarlo? Es. è un oggetto adatto alle donne incinte? Ai bambini? Agli animali? Ai nerd? Ai fashion victim? Ai fan di Doctor Who? *v*
7. Per cosa può essere usato? E’ decorativo? Ha una funzione? Entrambi? Nessuno dei due? (???)
8. Che sensazione dà? La sciarpa che vendi è soffice al tatto? Com’è la texture? La collana nel tuo negozio è molto pesante? E' ruvida liscissima morbida dura rigida?
9. Come funziona? Devi farlo passare dalla testa? C’è un gancio? Lo annodo sui fianchi? Oppure scrivi che il libretto delle istruzioni sarà allegato, così da evitare danni.
10. Perché il mio articolo è migliore di quelli negli altri negozi? Quali materiali, tecniche o idee utilizzi per far si che il tuo prodotto sia il migliore? Il "perché sì" non vale!
11. Mi arriverà tutto quello che vedo nella foto? Vedo 12 oggetti nella tua foto, mi arriveranno tutti? Solo uno? Due? Quella fantastica decorazione sullo sfondo è inclusa nel prezzo o fa parte della scenografia? Ovvero: specificate, in caso di foto ambientate o con più elementi, cosa è in vendita e cosa no. Ricordate che le fagiane sono sempre in agguato!
12. Mi starà bene? Quando compro nei negozi fisici mi capita di provare 102320 cose di cui solo una mi sta bene. Comprare online prevede un GROSSO rischio da parte mia, perché non so come mi starà addosso il vestito/la maglia/la gonna/i pantaloni. Per favore rendimi la vita facile e scrivi dettagliatamente le misure e le taglie. E non dare per scontato che io sappia cosa vuoi dire con S o M o L. Le misure meglio metterle in cm e inches per coprire tutte le esigenze.
13. Che succede se non mi sta bene? Me lo devo tenere? Me lo cambierai? Chi paga la spedizione per il reso? Meglio essere chiari sin dall’inizio per evitare spiacevoli fraintendimenti.
14. E’ pronto per essere usato? Il quadro è pronto per essere appeso? Devo incorniciarlo? La foto mi arriverà con la cornice o dovrò comprarla io?
15. Come arriverà? In un pacco regalo? E’ pronto per la spedizione o è fatto su ordinazione?
16. Riceverò proprio l’oggetto della foto? Oppure l’oggetto sarà simile anche se non perfettamente uguale?
17. Puzzerà? Quell’oggetto vintage ha uno strano odore di stantio? Per caso fumi mentre crei i tuoi prodotti? Produci le tue creazioni in una fabbrica di sottaceti? Forse è il caso di dirlo! :P
18. Come faccio a sapere che è davvero “vintage”? Che tipo di ricerca hai fatto per capire quanto è vecchio quell’oggetto? C’è scritto da qualche parte? C’è una data? Sei esperto di antiquariato o vintage? Non basta dire che è vintage per  fare di un oggetto un oggetto vintage.
19. Cosa significano quelle parole strane? Non dare per scontato che il tuo cliente sappia cosa sia un cabochon o stampa giclee o gocco - non tutti parlano il craftese! Usa un linguaggio comprensibile a tutti, oppure spiega i termini particolari.
20. Posso vivere senza questo articolo? C’è una alta probabilità che i tuoi clienti possano vivere senza le tue creazioni. Si, è assurdo, vero? Eppure è così.  Il tuo lavoro è venderle a loro. Fa loro sapere perché possedere questo articolo è una cosa fantastica. Si sentiranno come principesse con quel bellissimo braccialetto? Quella teiera non solo è funzionale ma è anche una bellissima scultura per la cucina? Quell’articolo è il regalo perfetto per persone dai gusti difficili? L’oggetto suscita determinate emozioni? Racconta cosa ha di  così speciale, sii convincente!

Per finire (wow, se sei arrivata fin qui sei un’autentica eroina), gli ultimi, ma non meno importanti, consigli:
1. Le informazioni importanti prima di tutto. Mettile nelle prime righe, in maniera chiara, perché il cliente le possa trovare presto senza dover scorrere la pagina o cercarle tra chili di testo, altrimenti probabilmente non le leggerà. Inoltre ciò è importante per l’ottimizzazione SEO per la ricerca di Google; ricordati di ripetere nel testo le parole chiave usate nel titolo e tag.
2. Scrivi in prima persona singolare. “Ho creato”, “Ho trovato”, ecc. aiuta a creare una connessione con chi legge, sii te stesso, racconta qualcosa di te, sempre in maniera garbata. Non c’è bisogno di dare del lei, a Etsy ci si dà del tu :)
3. Paragrafi brevi ed elenchi numerati sono i tuoi migliori amici. Formatta il testo in modo che le informazioni siano ben strutturate e siano visivamente chiare.
4. Tieni d’occhio le tue statistiche. Da lì potrai capire come i clienti trovano il tuo negozio, ed utilizzarle, oltre che nelle tag e nei titoli, nelle descrizioni dei tuoi prodotti; se per la ricerca interna ad Etsy è importante ottimizzare titoli e tag, per i motori di ricerca sono le descrizioni ad essere fondamentali: fai attenzione a ripetere quindi nel testo i materiali e tutte le parole chiave importanti.

Ok basta, sono stremata, ho finito. Spero tu sia arrivata sin qui! E ora di corsa a scrivere quelle descrizioni, hop hop!

Come sempre buon lavoro e ti aspettiamo su Etsy Italia Team, dove potrai conversare e confrontarti con altri venditori e ricevere i migliori consigli per il tuo negozio Etsy.

Fonti:
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