30 marzo 2015

Ho deciso... mi butto!

Ovvero, come sopravvivere all'apertura di un negozio Etsy!


foto di adelepo

Finalmente, per la gioia dei neofiti che stanno ancora tentennando seduti sul bordo del trampolino, spaventati all’idea di affrontare il momento del primo grande tuffo, è pronto il salvagente:
la nuova guida EIT per l’apertura del negozio Etsy.

Intanto imparerete a tenervi a galla, ma subito dopo dovrete imparare a nuotare e poi ancora vi toccherà migliorare la tecnica.

Tranquilli… anche in queste fasi successive EIT non vi lascerà soli: infatti potrete seguire l’EIT School, continuare a navigare nel blog dove vi trovate adesso oppure, dopo esservi iscritti all'Etsy Italia Team, accedere al nostro forum per trovare tutte le altre informazioni che vi serviranno per migliorare.

Insomma… buona nuotata!


Scritto da Anna Bruno.

Anna vive in un piccolo paese del Piemonte. Di giorno si divide tra casa, lavoro e tre uomini, correndo pericolosamente su tacchi 12, perché la fatica va affrontata con stile. La sera si ritaglia un po’ di tempo per le varie incombenze EIT dispensando sorrisi virtuali ai nuovi iscritti.
I mille impegni quotidiani però non riescono a tenerla lontana dalla sua grande passione, il cucito, che trova libero sfogo nel suo negozio su Etsy.

23 marzo 2015

Packaging. Io lo amo. Lui mi amerà.

foto di The Languid Lion
Questo mese è incentrato sul branding e un aspetto molto importante del proprio brand è la confezione, ovvero il packaging.
Il packaging ed io non andiamo d’accordo, o meglio io lo amo alla follia, ma lui fa il restio con me e mi rende la vita difficilissima. Se poi si aggiunge la mia scarsa attitudine all’origami, al piegare e a tagliare la carta, per non parlare del fare i fiocchetti (lo confesso, guardo tutorial video su come farli perché sono proprio negata), allora capirai quanto la nostra relazione sia amara!
Ma non demordo e faccio prove su prove, con risme e risme di carta e rotoli e rotoli di nastrini, e tanto tanto Pinterest: prima o poi, sono certa, ce la farò. Intanto le mie care amiche e leader dell’Etsy Italia Team hanno anche proposto più volte di fare un mini workshop apposta per me, su come impacchettare senza grinze e con lo scotch tagliato dritto: non so se lo facciano per pietà o per scherno, ma io attendo fiduciosa.
Ad ogni modo, vista la mia devozione per il packaging, sono qui a parlarti di questo amore non corrisposto.
Spesso si pensa al packaging come a un di più rispetto al prodotto o solo come alla scatola che deve reggere la lunga traversata intercontinentale, passando da un servizio postale all’altro, come in una staffetta senza fine. No, no e no! Il packaging in realtà va ben al di là della confezione pura e semplice. Bisogna badare sia alla robustezza dell’involucro (ho visto pacchi arrivati a destinazione in condizioni che voi umani…), sia avere un packaging coerente con il proprio brand. Per esempio: se proponi un prodotto che si proclama ecosostenibile e poi usi un intero rotolo di scotch per chiudere la confezione, c’è qualcosa che non va; se il tuo brand è tutto incentrato sull’eleganza e la raffinatezza e poi usi le scatole dei cereali riciclate, allo stesso modo c’è qualcosa che non va.
Ricorda che ogni aspetto legato al tuo brand deve parlare lo stesso linguaggio e questo vale ancor di più per il packaging, che è la prima cosa che il tuo cliente vedrà aprendo la busta postale: non c’è una seconda occasione per dare una buona prima impressione.
Sicuramente trovare il packaging giusto non è cosa facile, un po’ come la ricerca dell’uomo ideale, ma quando finalmente troverai quello che fa per te, il tuo stesso prodotto risulterà ancora più bello, più curato, più professionale e i tuoi clienti ne vorranno ancora e ancora! Ok mi sono fatta prendere dall’entusiasmo, ma quel che voglio dire è che il packaging deve diventare parte integrante del tuo progetto creativo, e creare un legame molto stretto con il tuo prodotto. Questo perché il tuo prodotto è unico e le cose uniche hanno bisogno di cura e attenzione come solo una scatola perfetta può dare. 
Ora che questo articolo sta quasi diventando una letterina d’amore, direi che è il momento di passare a cose più spiccie: i link.
Online si trovano tantissimi  tutorial, ebook, immagini, esempi, negozi, riviste etc che parlano di packaging e lo mostrano in tutte le sue parti più nascoste (parlo per esperienza, te l’ho detto che sono in fissa). Noi dell’Etsy Italia Team te ne proponiamo alcuni qui sotto:

Scritto da Giada Ramponi.

Giada ha i capelli rossi e il sorriso pronto, lavora nel negozio di antiquariato di famiglia e buca animaletti (di plastica!) per farne delle spille che vende nel suo negozio Etsy.
E’ nota nel forum EIT per gli interessanti aneddoti raccontati col suo tono scanzonato, lo stesso che ha messo a nostra disposizione in questo blog per raccontarci quello che succede nel mondo EIT.

16 marzo 2015

Quando il customer care si fa maestria


Ogni mestiere ha le sue eccellenze e spesso nell'Etsy Italia Team parliamo di quanto sia importante spiccare e distinguersi dalla massa di venditori su Etsy per poter lasciare il segno, ma anche semplicemente per essere trovati nelle ricerche o distinguerci per l'unicità del nostro prodotto, del nostro stile ed essere riconoscibili come brand-persona. E spesso parliamo anche di come il saper fare artigiano sia ciò che amiamo nonché il nostro stendardo che esibiamo con grande fierezza.
Per questi motivi oggi vi parlerò di un barbiere, no scusate, di un parrucchiere, no neanche, di un acconciatore...nessuno di questi termini è adeguato alla persona di cui vi voglio parlare.
Tant'è che lui stesso, un po’ filosofo, un po' esteta, e sicuramente un passo avanti rispetto a tutta la categoria, ha coniato un termine che gli calza a pennello: il tricoesteta, ovvero Francesco Cirignotta, il genio del capello e delle barbe. Francesco, sarebbe da ammirare anche solo per il fatto che taglia i capelli vestito di tutto punto, in abito sartoriale, con il panciotto sotto la giacca e i polsini candidi che escono da sotto le maniche, impreziositi da gemelli personalizzati col suo logo, Fc, e che, manco a dirlo, in un lavaggio di testa rigorosamente in avanti, non vengono bagnati neanche con una goccia! Se Francesco fosse un tosatore qualsiasi, sembrerebbe questa una pubblicità fin troppo esplicita. Ma lui è un maestro, nel vero senso della parola: oltre a tenere il negozio aperto tutta la settimana dalle 9 alle 21, dal martedì al sabato, con energia inesauribile, la domenica e il lunedì tiene corsi per altri del mestiere, che arrivano da tutta Italia. E, grazie al mio compagno, che si presta come modello, ho spesso la fortuna di assistere alle sue lezioni, dei dottorati che spaziano dalla storia del capello e della barba, alla filosofia, all'estetica, alla semiotica, con tanto di dimostrazioni e applicazioni pratiche.
In tempi di barbe viste in tutte le salse, Francesco è un uomo pratico e risoluto, che delle mode se ne frega. Uno dei suoi motti è infatti "Un gesto, un risultato. Una parola, un significato". E questo si può facilmente trasporre a qualsiasi campo dell'artigianato: quando l’abilità diventa maestria e competenza, quando con un solo gesto si ha il risultato desiderato e con una parola si azzecca il significato, allora si supera il “fare”, e ci si trova di fronte al “Saper Fare”. Se poi si aggiunge la grazia e l'eleganza dei gesti e le attenzioni che rivolge al cliente, ne esce davvero qualcosa che rasenta il capolavoro.
"L'attenzione alle attenzioni", altro suo motto, non è né più né meno quello che noi venditori su Etsy chiamiamo customer care. Che non è il semplice dire che il cliente ha sempre ragione, ma è l'attenzione che noi riversiamo sui nostri clienti facendoli sentire unici, importanti, amati e apprezzati, così come loro fanno con noi scegliendoci tra milioni e milioni di prodotti. Se noi queste attenzioni le attuiamo mandando una Convo di ringraziamento in aggiunta a quella automatica, e un biglietto scritto a mano che esprime la nostra gratitudine, per Francesco è il non passare col cavo dell'asciugacapelli di fronte al viso del cliente, o mettere sui suoi occhi una mascherina imbevuta di oli essenziali mentre gli fa la barba, o semplicemente offrire una caramella alla menta e un goccio d'acqua nelle giornate calde. È fare della sua stessa persona il proprio brand, un brand esclusivo, che rimanda alla nuova idea di lusso, non quello pacchiano, bensì il lusso di voler offrire a chi si ha di fronte mezz'ora di estasi dei sensi, con musica jazz di sottofondo, dove lui si dedica anima e corpo al suo unico cliente in bottega, facendo vivere un’esperienza memorabile, che si desidera ripetere. È quella stessa idea di lusso che vorremmo far vivere al cliente che acquista il nostro prodotto fatto a mano, in cui infondiamo un pezzetto di noi, regalandogli il nostro messaggio di amore da spargere per il mondo.
Francesco non taglia solo i capelli e le barbe, ma offre un servizio che ruota, anzi danza, attorno a chi ha di fronte in quel momento, e attorno all'esaltazione, sempre e comunque intrisa di umiltà, della sua maestria. Quel saper fare tipico dell'Artigiano, indipendentemente che i suoi attrezzi del mestiere siano forbici e pettine, uncinetto, colori, o metalli preziosi.
Non a caso, nella lounge d'attesa dove ci si può fare il caffè, si trovano i libri di Sennet e di Micelli.
Da Francesco c’è molto da imparare, anche se non si ha un salone estetico, e speriamo che presto il nostro invito di parlarci del sua visione, si concretizzi in una talk.

E tu che relazione hai instaurato con i tuoi clienti? Cosa fai per farli sentire speciali? Raccontalo nei commenti!







scritto da Giada di GingerLab

Giada ha i capelli rossi e il sorriso pronto, lavora nel negozio di antiquariato di famiglia e buca animaletti (di plastica!) per farne delle spille che vende nel suo negozio Etsy.
E’ nota nel forum EIT per gli interessanti aneddoti raccontati col suo tono scanzonato, lo stesso che ha messo a nostra disposizione in questo blog per raccontarci quello che succede nel mondo EIT.

9 marzo 2015

I belli del mese


E’ che dietro le cose ci sei tu, Primavera, 
che incominci a scrivere nell’umidità, con dita di bambina giocherellona, 
il delirante alfabeto del tempo che ritorna.
(Pablo Neruda)

L'inverno è quasi finito.
Tra sole e pioggia, la primavera sta arrivando!
Ecco un assaggio delle creazioni ispirate al mese di Marzo.
E per non perderti niente, ricordati di iscriverti alla Newsletter

In senso orario:

• Pannello decorativo in legno dipinto by GabLabmadeinItaly 
• Bracciale argento ed acquamarina by MarisaBecca
• Braccialetto da uomo by FMLdesign
• Orecchini placcato oro e argento by Nokike
• Borsa spesa con fiocchi by TheColourLab
• Ciondolo in ceramica dipinto by Pietralavica
• Stampa Mandala Pesci by animArteLAB
• Stampa di disegno a china by sabiesabi
• Rosa in carta rigenerata by BottegaUsvei

Collage creato da Siska by siskatank

2 marzo 2015

Lascia il segno: definisci il tuo brand

foto di Anastasia Kolesnikova
La parola brand deriva da “brandr” (marchiare a fuoco), quindi il brand è il “marchio”, che a sua volta deriva dalla parola “marka”, ovvero “segno”. E, giusto per aggrovigliarsi ancor più sulle parole e sui significati, la funzione del brand è quella di lasciare il segno!
Pertanto quando si parla di Brand si intende, in generale, tutto ciò che concerne un marchio: dal nome, al logo, al font, ai colori, alle parole e al tono che si usa per comunicare, alle foto, alla cura che si ha per il cliente, ai servizi che gli si offrono, al packaging, all’utilizzo coerente dei mezzi promozionali, che siano essi social media o tradizionali.
Per dirla in poche parole: “il brand è un’aspettativa, una percezione, e branding è tutto ciò che riguarda la costruzione e la comunicazione di quella percezione” (*cit.) Un esempio pratico: se analizziamo una band, ad esempio i Metallica, già solo leggendone il nome e vedendone il logo, capiremo che non suonano musica classica da camera (anche se ormai sono diventati un classico e anche se li avete sempre ascoltati nella vostra cameretta). Questo è fare branding.
Qui non affronteremo ogni aspetto del branding, ma ci soffermeremo sull’aspetto grafico e sul packaging. Per approfondire gli altri aspetti andate al paragrafo “link da studiare”.

Delineare il vostro brand sarà molto più semplice se avete svolto gli esercizi sul target e completato la vostra mission: sapendo a chi vi rivolgete e cosa volete offrire, trovare il modo per comunicarlo viene quasi spontaneo.
La cosa più importante da tenere a mente quando si cerca di delineare il proprio brand è la coerenza: ogni font, colore, composizione grafica, così come ogni altro singolo elemento che va a costituire il brand nel suo insieme, ha un significato, suscita in chi guarda delle aspettative e viene percepito secondo determinati canoni. Tenerlo a mente è il lavoro di questo mese.

Se siete ad un livello base, studiate i link di seguito e poi fate gli esercizi che vi proponiamo. 
Se siete già ad un livello avanzato (cioè avete già un branding coerente) passate direttamente agli esercizi.


LINK DA STUDIARE


Dal blog di Etsy: le basi del branding
(NB. I link in questo articolo risultano purtroppo non più esistenti.) (*la cit.è da qui)

(per le puntate successive )


I colori e il loro significato in relazioneal marchio
(ci sono migliaia di Teorie del Colore, questo è solo un esempio)



Idee di packaging DIY sulla nostra board su Pinterest

STRUMENTI UTILI


Di seguito solo alcune delle migliaia di risorse che potete trovare in rete:




Per scaricare font:  1001freefonts,  myfonts, dafont, fontspace

Un consiglio da seguire ASSOLUTAMENTE



DISCUSSIONI EIT




ESERCIZI


Gli esercizi che vi proponiamo per questo mese sono 2: uno per chi è al livello base e uno per chi è al livello avanzato.

Esercizio per chi è a un livello base:

Adatta il tuo branding al tuo target.
Il tuo banner, ovvero l’insegna del tuo negozio, le tue foto, le tue descrizioni e il tuo About sono il punto di forza per attirare il cliente ideale per te. Adattali e forgiali in questa direzione. (Articoli di riferimento: Come fare la descrizione del prodotto - Come scrivere la pagina About su Etsy

Esercizio per chi è a un livello avanzato:

Allinea i tuoi social media con il tuo brand: sii riconoscibile grazie alla grafica coordinata (banner, avatar), sui social che usi; pubblica contenuti interessanti per il tuo target e in linea con la mission del tuo brand su almeno un social media.
Es. Crea una board su pinterest - oppure - pubblica almeno tre foto a settimana su instagram  - oppure fai un post al giorno su facebook - che “parli” del tuo  brand.



Usa questo thread sul forum (se sei iscritto) per confrontarti ed aiutarti con gli altri venditori oppure scrivi nei commenti qui sotto le tue difficoltà!


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