17 novembre 2016

BLACK CAT DAY


Foto di: Ceraminic


Il 17 novembre è la Giornata Mondiale del Gatto Nero che rende omaggio a tutti questi fantastici felini. La giornata mondiale del gatto nero, differente dalla “festa del gatto” che invece si celebra il 17 febbraio e serve a festeggiare gli amici pelosi in generale, è stata istituita dall' Aidaa (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente) per combattere le superstizioni e le cattiverie nei confronti di questi felini scuri. Per combattere la superstizione dunque, che seppure diminuita notevolmente negli ultimi anni, ancora non è del tutto scomparsa. La data infatti non è un caso: Il 17 è un numero che per molti porta sfortuna (XVII in cifre romane è l’anagramma di VIXI, cioè «vissi» e ora non ci sono più). Quella del 2016 è la tredicesima edizione del "Gatto Nero Day". Si celebrano due milioni di gatti neri italiani. Di questi, circa la metà vive in famiglia mentre tutti gli altri sono randagi. Non ci saranno festeggiamenti particolari per solidarietà con i terremotati del centro Italia, ma dal 17 al 20 novembre un centinaio di rifugi hanno aderito alla Giornata di Pre-affido dei gatti neri, e i gattili e i rifugi rimarranno aperti per far conoscere i propri ospiti.
LA CREDENZA POPOLARE L’erronea credenza popolare che considera i gatti neri come portatori di sfortuna ha origini antichissime. L’origine del misterioso potere attribuito ai gatti neri è da ricercarsi nell’antico Egitto, in cui il culto della dea Bastet, la dea gatto, rese i gatti animali sacri. Ma il gatto era anche vicino ad un altro culto, quello della dea Iside (Artemide per i Greci e Diana per i Romani), che era la dea della notte, il cui colore era appunto il nero. La notte è sempre stata per l’umanità motivo di paura, ma ha anche esercitato una seduzione magica. La notte è il momento in cui, sia mentalmente sia fisicamente, si allenta il livello di attenzione e tensione e si diventa facili prede dei sogni e dell’immaginazione e, quindi, potenzialmente vittime più indifese di poteri oscuri e misteriosi. Il Cristianesimo segnò la fine dei culti pagani. I gatti per molti secoli non godettero di grande fortuna. Nei suoi riguardi si operò in modo atroce: si seppellirono i gatti per “seppellire” i culti pagani. I missionari cristiani usarono la contraddittoria percezione del gatto a loro vantaggio e diffusero l’idea che per assicurarsi un buon raccolto fosse necessario seppellire nel campo, durante la semina, un gatto nero. Introdussero anche la tradizione di sacrificare un gatto come “ringraziamento” per il raccolto... Ma Iside era anche la Dea della fortuna e da qui ebbe inizio un altro filone delle credenze legate al gatto nero, opposto a quello più noto: anche lui, incarnazione animale della Dea, aveva poteri protettivi. Presso i Romani e altri popoli dell’antichità un gatto nero, per esempio, era considerato di buon auspicio sulle navi.



Foto di: ZenibasAttic

Per quel che riguarda il gatto nero, le credenze si divisero in due “correnti di pensiero” opposte: gli furono attribuiti sia poteri negativi (portare sfortuna), sia, al contrario, poteri positivi (portare fortuna), come accadde nei paesi anglosassoni, dove si diffuse l’idea che chi riusciva a conquistare la simpatia di uno di questi felini, avrebbe incontrato buona fortuna sul suo cammino. Secondo questa tradizione un gatto nero portava, dunque, benessere, amore e soldi. Ne sono ancora testimonianza alcuni proverbi inglesi: “Se un gatto nero viene perduto, mille guai capiteranno alla famiglia”, “Quando il gatto di casa è nero la ragazza senza amore non resterà davvero", oppure “Bacia il gatto nero e ti farà grasso; bacia il gatto bianco e ti farà magro.” Dai membri dell' Etsy Italia Team tantissime le creazioni dedicate ai gatti. Rendiamo omaggio al gatto nero che da sempre è fonte di ispirazione anche per le creazioni handmade. L’esercito delle catslovers è numerosissimo e variegato. Gioielli, accessori, decorazioni, abbigliamento. Sia che si tratti di creare o che si tratti di acquistare, c'è sempre posto per un nuovo pezzo da aggiungere alla collezione. Dove c’è un gatto c’è amore e noi non riusciamo proprio a resistere!



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